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La presenza di comunità valdesi nel Mezzogiorno si colloca all’interno dell’ampia dispersione del movimento valdese fin quasi dalle sue origini.
Non conoscendo la data precisa dei primi insediamenti in quelle regioni, preziose notizie ci vengono fornite dagli storici valdesi del Seicento, che poterono utilizzare testimonianze a loro vicine nel tempo.
Secondo questa tradizione, gli insediamenti risalirebbero tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo, a causa di una scarsa disponibilità di risorse nelle vallate piemontesi, che costrinse numerose famiglie ad emigrare sia in varie parti dell’arco alpino occidentale, sia nel sud Italia. Nel trasferirvisi essi andarono incontro alla necessità di feudatari calabresi bisognosi di manodopera per lavorare vaste terre incolte. Da questi i valdesi ottennero anche la possibilità di dare vita a comunità dotate di una certa “autonomia” amministrativa ed esenzioni fiscali (a volte provocando liti con i paesi confinanti), insediandosi in gruppo in borghi già esistenti o fondandone di nuovi, mantenendo sempre una forte coesione socio-religiosa.
Altre ondate migratorie seguirono nel corso del Quattrocento, dal versante piemontese e da quello delfinatese (che sarebbe valso loro il soprannome di “ultramontani”). Particolarmente intense furono infatti le partenze in direzione del sud in coincidenza con l’intensificarsi delle inchieste inquisitoriali e delle persecuzioni in area subalpina. In particolare, nell’aprile del 1477, tre uomini del Delfinato, «Johanne Bernardi», «Michaello Gilli» e «Johanne Porte», noleggiarono un’imbarcazione dal porto di Marsiglia con un equipaggio composto da famiglie valdesi dirette ai porti di Napoli e Paola. Cinque mesi più tardi altri dal Contado Venassino, «Johannis Grossi, Petro Serre et Manuelli Guerrin de Cabreriis», contrattarono l’uso di un’imbarcazione diretta da Marsiglia a Paola, per il trasporto di un altro gruppo di famiglie.

Immagini

1. L'Histoire ecclésiastiques (1644) di Pierre Gilles, narra le vicende dei valdesi nel Sud Italia
2. Historia di Lentolo, frontespizio manoscritto