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  • Storia valdese 1:
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guardia piemontese


L’origine dei valdesi risale al 1170 circa, quando Valdo (o Valdesio) di Lione, un ricco mercante, durante una profonda crisi religiosa/personale, scelse di vivere come gli apostoli, seguendo Gesù. Fece tradurre brani della Bibbia nella lingua del popolo, per poterli leggere; donò ogni sua ricchezza e decise di vivere in povertà, predicando l’Evangelo. La personalità e la predicazione di Valdo attirarono uomini e donne che seguirono il suo esempio; nacque così il movimento dei “Poveri di Lione”.
La scelta di predicare senza essere sacerdote significava obbedienza prima di tutto alla Bibbia e metteva in discussione uno dei fondamenti della Chiesa di Roma: l’autorità del vescovo. Espulso da Lione, il movimento si disperse in ogni direzione, dando luogo ad un profondo rinnovamento spirituale.
I valdesi rifiutavano il giuramento, negavano l’esistenza del Purgatorio, contestavano il potere temporale della chiesa di Roma. Subito scomunicati dalla Chiesa, i “Poveri di Lione” vivevano la loro fede cristiana in clandestinità per oltre tre secoli, bollati come “eretici” da combattere ed estirpare. La proposta di Valdo non fu un fatto isolato nell’Europa medievale; in molte zone, soprattutto nel vivace mondo delle città mercantili, nacquero movimenti di dissenso nei confronti della chiesa di Roma.
Nel medioevo i valdesi non erano legati ad una precisa localizzazione geografica, tanto che nel corso del XIV secolo, la loro presenza è attestata dalla Provenza alla Polonia, dalla Svizzera all’Italia meridionale.
Nonostante la repressione, nel XV secolo essi si organizzarono; i loro predicatori itineranti (i “barba”, cioè “zii”, ma anche termine di rispetto) percorsero le strade d’Europa, visitando periodicamente piccoli gruppi di credenti e simpatizzanti. Durante le pause invernali, essi si riunivano per approfondire lo studio della Bibbia. Questa organizzazione, che manteneva i legami fra gruppi sparsi anche a grande distanza, ha costituito il principale fattore di unità del movimento e la garanzia per la sua sopravvivenza.

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