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  • Calvino polemista
calvino

Una parte rilevante scritti è costruita da opere polemiche. Il suo progetto di dare alla chiesa di Ginevra una forma evangelica si scontra infatti con molti oppositori su diversi fronti.

Vi è naturalmente quello cattolico che si sta riorganizzando con il Concilio, i cui primi decreti sono oggetto di una sua risposta tempestiva.

Sul fronte opposto si collocano gli intellettuali, detti “libertini”, di cultura razionalista su posizioni scettiche, che criticano dottrine quali la Trinità, la provvidenza, la divinità di Cristo.
A muovere critiche alla Riforma da posizioni radicali sono gli ambienti anabattisti, che propongono comunità cristiane senza rapporto con la società.

Tutte queste posizioni culturali e teologiche sono da Calvino valutate e confutate, spesso in modo efficace, anche se a volte con una passionalità eccessiva.
Forse più efficaci sono i saggi a carattere popolare contro l’astrologia e il culto delle reliquie.


CON GLI OCCHI DEL TEMPO
con gli occhi del tempo con gli occhi del tempo
Lo scontro polemico fra cattolici e riformati mette il cristiano di fronte a due sole alternative per la salvezza; di conseguenza, la parte avversaria rappresenta il male.

(A sinistra) Anche fatti di cronaca vengono interpretati come profezie del Giudizio finale: il «papa-asino», creatura mostruosa ripescata nel Tevere nel 1496, preannuncia la fine del papato di Alessandro VI Borgia; sullo sfondo, Castel S. Angelo con l’emblema papale e il carcere di Tor di Nona (libretto polemico di Lutero e Melantone).
(A destra) Lutero è raffigurato come predicatore che indica da un parte la via della salvezza per il credente in Cristo, e dall’altra l’Inferno per papi, cardinali e vescovi (incisione tedesca della prima metà del ’500).

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