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  • Una piccola repubblica
calvino

Ginevra è una piccola repubblica sotto la signoria di un vescovo imperiale. Dagli inizi del secolo lotta contro i duchi di Savoia per la sua indipendenza, con l'appoggio di Berna. Diventato evangelico nel 1520, questo cantone sostiene anche la diffusione della Riforma in città, dove nel 1535, dopo vivaci dibattiti, l'assemblea popolare vota la soppressione della messa e la predicazione del Vangelo.

Il vescovo si ritira convinto che i ginevrini sarebbero tornati alla fede tradizionale, ma i magistrati non recedono e affidano invece a Farel e Calvino il compito di dare alla chiesa un nuovo assetto. Le loro misure, forse troppo radicali, provocano però una reazione e sono espulsi dalla città.

Dopo un soggiorno di due anni a Strasburgo, dove la Riforma, stabilita da anni ad opera di Martin Bucero, ha trasformato la città, Calvino viene richiamato dai ginevrini. Egli riprende così il suo progetto con un ricco bagaglio di esperienze e di cultura.


CON GLI OCCHI DEL TEMPO
con gli occhi del tempo con gli occhi del tempo
(A sinistra) A metà del Quattrocento, l’invenzione della stampa rivoluziona la cultura europea e nel secolo successivo la Riforma ne sfrutta le potenzialità, in particolare con la traduzione della Bibbia nelle lingue nazionali, che consente una maggiore diffusione del messaggio evangelico (incisione tedesca del 1588).

(A destra) Nello scontro religioso il libro viene così ad assumere una posizione centrale, di conseguenza la sua distruzione decreta la condanna dei suoi contenuti. Una xilografia tedesca di inizio Cinquecento raffigura Lutero mentre brucia, in presenza del papa, la Bolla che decreta la propria scomunica.

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