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  • Ginevra diventa una capitale
calvino

Le elezioni del 1555, con la vittoria del “partito” calvinista, segnano una svolta: la città si avvia a diventare quello che resterà nei secoli, la capitale di una comunità religiosa di dimensione mondiale, una “Roma protestante”, senza autorità ma di grande autorevolezza spirituale.

Centrale operativa dove viene programmata la seconda ondata della Riforma, che succede alla prima, luterana, e tocca i paesi fuori dell’area germanica: Scozia, Francia, Polonia, Paesi Bassi.

Scuola di formazione dove fanno il loro apprendistato i giovani che organizzano le nuove chiese con forte coscienza ecclesiale nei confronti dei poteri politici e spirito innovativo.

Rifugio per gli evangelici che fuggono la repressione dei paesi cattolici e rinnovano l’economia locale facendone un centro tipografico di prim’ordine.

Esempio di riforma scolastica col suo Collège di studi secondari e la sua Acadèmie universitaria affidata all’umanista Teodoro di Beza.


CON GLI OCCHI DEL TEMPO
con gli occhi del tempo con gli occhi del tempo
(A sinistra) Il culto della Vergine e dei santi, delle immagini sacre e delle reliquie, i pellegrinaggi, sono fra i principali bersagli polemici dei riformatori, i quali ritengono che queste pratiche impediscano al cristiano di giungere ad una fede sincera, libera da superstizioni (la Madonna di Montserrat, xilografia del XVI secolo).

(A destra) Per esorcizzare la paura della morte e del giudizio di Dio e per garantirsi la salvezza dell’anima, viene introdotta una vera e propria contabilità della vita ultraterrena. Una di queste pratiche, la vendita delle indulgenze, che si possono acquistare tramite offerte in denaro, provoca la reazione di Lutero (opuscolo stampato ad Augusta nel 1520).

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