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  • La Bibbia
calvino

Fare riferimento al Vangelo significa poter disporre della Bibbia. Non a caso le sue vicende si identificano con quelle dell'evangelismo italiano. Per decenni la Bibbia viene introdotta clandestinamente; molti evangelici finiscono in carcere per averla letta o venduta; nella Repubblica romana essa diventa simbolo della libertà religiosa.

Libro per eccellenza, la Bibbia porta alla nascita di altri libri. Gli evangelici stampano e leggono una quantità impressionante di testi. Una letteratura popolare nella forma, ma non banale, che dà alla spiritualità evangelica la sua impostazione: meditativa non devozionale, riflessiva non cerimoniale, che contrappone al santuario e alla processione la ricerca personale impegnata.

In un paese privo di librerie e biblioteche, il libro sarebbe stato destinato a morire senza qualcuno che ne curasse la diffusione: il colportore. Spostandosi di paese in paese, offre la sua merce sulle piazze, illustrandone il contenuto, riscuotendo insulti e, non di rado, percosse. È lui, ancor più dell' evangelista, il simbolo dell' evangelismo italiano.


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