Non più discriminati, i valdesi scoprono l'Italia e iniziano un'opera di predicazione, aprendo a Torino la prima chiesa italiana (1853), fondano una casa editrice, un settimanale, una scuola teologica per predicatori.
Molti patrioti che avevano dovuto cercare rifugio in Piemonte o all'estero, scoprono nel protestantesimo un cristianesimo alternativo, e molti vi aderiscono. AI loro rientro in patria non riconoscendosi più nel cattolicesimo, si organizzano in comunità autonome, che chiamano "Società evangeliche", poi "Chiese libere".
Il carattere monolitico della religione italiana entra in crisi: si delineano nuove forme di fede cristiana con un programma comune: il rinnovamento religioso della nazione.
Il movimento risorgimentale suscita grande interesse nel mondo anglosassone e pone fine all'Ancien Régime, aprendo il paese al Iiberalismo, ma ripropone anche alla Chiesa romana il problema della Riforma Sembra dunque possibile ipotizzare una "nuova cristianità".