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  • 1861-70: pluralismo evangelico
calvino

Con la proclamazione del Regno d'Italia nel 1861 il Risorgimento realizza l'unità delle sue molte anime. Anche l'evangelismo italiano, pur nella pluralità delle identità, riafferma la sua unità proget­tuale.

Le Chiese valdesi, di tradizione calvinista, hanno alle spalle una lunga vicenda storica: un Sinodo deliberativo, una confessione di fede, ministri teologicamente preparati.

Le Chiese libere, nate dopo il '48, seguono invece il modello congregazionalista: ogni comunità è autonoma, il riferimento alle Scritture è sufficiente, ai ministri non è richiesta formazione specifica. Le chiese nate dalle missioni anglosassoni adattano le teologie di provenienza alla sensibilità italiana.

Conclusosi il Risorgimento con la presa di Roma, tutte le chiese evangeliche aprono chiese in città, per riaffermare che l'Italia moderna, nata con la fine del potere temporale del papa, vive nel pluralismo religioso e nella libertà di coscienza e di culto.


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