Da Convitto a Centro culturale
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Il Convitto
L’edificio che oggi ospita il Centro – costruito negli anni venti e inaugurato il 4 settembre 1922 – era dedicato alla memoria dei caduti evangelici nella Grande Guerra 1915-18 (elencati sulle lapidi nell’atrio) e destinato ad ospitare gli studenti degli istituti scolastici valdesi.
Sotto la direzione di Franco Girardet (1951-1974) si sviluppò un’esperienza pedagogica di grande interesse, innovativa rispetto alla cultura italiana, che durò fino alla metà degli anni Settanta.
Una serie di progetti successivi di utilizzazione dello stabile non ebbero seguito ed infine gran parte dell’edificio fu affittato alla Commissione istituti ospitalieri valdesi (CIOV) quale sede per gli uffici amministrativi.

Il Centro: un organismo che cresce
La costituzione, nel 1989, del Centro culturale valdese permise anche una riqualificazione e valorizzazione dell’edificio, progettato dall’architetto Emilio Decker.
La realizzazione integrale dell’idea orginaria di una casa per la cultura ha richiesto tempi assai più lunghi del previsto ed il progetto è stato completato solo dopo venti anni.
Al momento dell’inaugurazione, alla presenza del presidente della Repubblica Francesco Cossiga (3 settembre 1989), le aree occupate dal Centro comprendevano: il Museo storico, la Biblioteca con un deposito librario e gli uffici.
La Fondazione si è andata progressivamente ampliando, acquisendo nuovi spazi e funzioni:
  • 1991: creazione Museo etnografico;
  • 1992: inagurazione sala espositiva intitolata al pittore Paolo Paschetto;
  • 1999: apertura dell’ufficio promozione itinerari valdesi "il barba" incaricato delle visite guidate nel Sistema museale valdese;
  • 2005: apertura della sala per le collezioni archeologiche del Museo;
  • 2008: trasferimento degli uffici della Fondazione e della Società di studi valdesi, creazione di nuove aree deposito per la Biblioteca valdese; riallocazione a pianterreno dell’ufficio "il barba" e della biglietteria/ book-shop del Museo, sistemazione dell’Archivio fotografico valdese.
Negli anni si sono avuti anche una serie di interventi volti a riqualificare i diversi settori: riallestimenti museali, riadeguamento delle sale espositive, acquisto arredi e attrezzature per la biblioteca, manutenzioni straordinarie.
Nel 1999 è entrato a far parte del polo culturale anche l’Archivio della Tavola valdese che ha avuto nel 2008 la sua collocazione definitiva.

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